LUCA TONI HA SEGNATO 322 GOL

Se è vero che nello sport, e il calcio non fa eccezione, i campionissimi spesso si vedono già in tenera età, non è detto che non ci sia qualcuno che aspetta un po’ di più per sbocciare, salvo poi raggiungere vette forse inimmaginabili qualche tempo prima.

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E nel pallone italiano uno dei “late bloomer” più celebri è certamente Luca Toni. Strano a dirsi, ma un attaccante che ha vinto due volte il titolo dei cannonieri in Serie A e una in Bundesliga e che si è laureato Campione del Mondo nel 2006 in Germania con la nazionale in realtà è arrivato ai grandi palcoscenici quando non era più un ragazzino e si è imposto alla soglia dei 27 anni.

Eppure sin dai suoi esordi il centravanti di Pavullo nel Frignano ha subito dimostrato che il gol ce l’aveva nel sangue, tanto da arrivare a segnarne 322 in 705 match tra club e nazionale.

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LA GAVETTA IN C DI LUCA TONI

I primi passi Toni li fa nel Modena, che lo lancia in Serie C1 ad appena 17 anni. In due stagioni con la maglia dei Canarini il classe 1977 realizza 8 reti in 34 partite.

È l’inizio di un lungo giro nelle serie minori, che comincia nell’estate 1996 all’Empoli, in Serie B. In Toscana il centravanti non trova spazio nelle rotazioni di Luciano Spalletti (che in panchina ha anche un certo Antonio Di Natale) e dopo un gol in 3 presenze Toni passa in comproprietà al Fiorenzuola, tornando così in C1.

La stagione in rossonero è pessima, con appena 4 reti in 30 partite, al punto che l’emiliano medita di lasciare il calcio. Per sua fortuna però lo cerca la Lodigiani e nella Capitale, sempre in C1, Toni mostra finalmente il suo valore, lasciando il segno con ben 16 marcature in 33 incontri.

A quel punto l’Empoli lo riscatta e lo cede al Treviso e al suo primo vero campionato di B il centravanti fa vedere di nuovo di che pasta è fatto, con altri 16 gol (stavolta in 39 presenze) nella stagione 1999/2000.

TONI IN MASSIMA SERIE CON IL VICENZA

Dunque a 23 anni è il momento del grande salto verso la Serie A. A dare fiducia a Toni è il Vicenza, che viene ripagato da 9 gol in 33 partite.

Luca Toni con la maglia biancorossa del Vicenza

E soprattutto dai 30 miliardi di lire che il Brescia nell’estate del 2001 decide di spendere per lui. Con la maglia delle Rondinelle l’emiliano spicca definitivamente il volo, segnando 14 gol in 34 partite nella sua prima stagione, prima di fermarsi in quella successiva per un lungo infortunio e di andare in rete due volte in 16 presenze, per un totale di 16 gol in 50 partite con il Brescia.

Nell’estate 2003, a 26 anni, Toni decide di scendere di nuovo di categoria, accettando l’offerta del Palermo. Stavolta il centravanti è prontissimo per la B e grazie ai suoi 30 gol in 47 presenze i rosanero tornano in A vincendo il campionato. La stagione successiva, quella 2004/05, l’attaccante la passa ancora alla Favorita, realizzando 21 reti in 36 presenze, per un totale di 51 in 83 partite in Sicilia.

Toni nell'avventura in Sicilia

Ora, a 28 anni compiuti, Toni si prende tutto quello che ha sempre sognato. Nell’estate 2005 lo acquista la Fiorentina, che lo paga 10 milioni di euro. Nella prima stagione in viola il centravanti segna 33 gol in 42 partite, vincendo sia il titolo di capocannoniere che, a sorpresa per le scommesse calcio, la Scarpa d’Oro.

In quella 2006/07, nonostante gli infortuni, mantiene ottimi livelli, andando in gol in 16 occasioni in 29 match.

TONI NUMERO 1: L'IDOLO DEL BAYERN MONACO

Nell’estate 2007 si concretizza il suo trasferimento al Bayern Monaco, dove diventa un mito. E basterebbe la prima stagione a capire il perché, visto che l’azzurro segna 39 reti in 46 partite, diventando capocannoniere della Bundesliga e contribuendo sia al titolo vinto dai bavaresi che alla Coppa di Germania, conquistata grazie a una sua doppietta, compreso il gol iniziale dopo 10' per il calcio live, contro il Borussia Dortmund.

L'esultanza di Luca Toni

Toni si ripete nella stagione successiva, con 18 reti in 35 match e un altro titolo nazionale, prima di passare l’inizio della stagione 2009/10 fuori dal campo tra infortuni e un rapporto conflittuale con il nuovo tecnico, Louis Van Gaal. A gennaio 2010 si chiude l’esperienza con il Bayern, dopo 89 partite e 58 reti.

IL RITORNO DI LUCA TONI IN ITALIA

Il centravanti torna in Italia, giocando la seconda parte della stagione con la Roma, che sfiora il titolo contro l’Inter del Triplete anche grazie ai suoi 5 gol in 17 partite. La stagione 2010/11 la inizia al Genoa, a cui regala 7 reti in 18 incontri, prima di approdare alla Juventus.

In bianconero resta appena un anno, giocando 15 partite e segnando appena 2 gol, poi sceglie di volare negli Emirati Arabi Uniti, ben prima di... Cristiano Ronaldo! All’Al-Nasr Toni realizza 5 gol in 13 match, ma realizza che non vuole finire così la carriera. E dunque torna di nuovo in Italia, alla Fiorentina, per l’ultima stagione in viola condita da 28 partite e 8 gol, per un totale di 57 in 99 presenze.

LE INCREDIBILI STATISTICHE DI TONI A VERONA

A 36 anni, ormai il centravanti ci ha preso gusto e accetta la sfida che gli offre il Verona. In tre stagioni in gialloblù, le ultime della sua carriera, l’emiliano si prende parecchie soddisfazioni. Nella prima va in rete 21 volte in 36 partite, nella seconda fa ancora meglio e chiude da capocannoniere con 22 gol in A (come Mauro Icardi), più uno in Coppa Italia in 39 match.

Toni dal dischetto contro un giovane Donnarumma

E persino a quasi 39 primavere dà il suo contributo alla causa con 7 reti in 25 presenze, senza però impedire la retrocessione dei veneti. Al Bentegodi, ultima tappa del suo straordinario girovagare, Toni lascia un bottino di 51 gol in 100 partite, quasi uno ogni due.

16 I GOL AZZURRI DEL CAMPIONE DEL MONDO

E la nazionale? In azzurro Toni ci arriva tardi, ai tempi del Palermo, segnando il suo primo gol da subentrato nel 2004 contro la Norvegia. Marcello Lippi lo impiega con sempre maggior costanza verso i Mondiali in Germania nel 2006, in cui il centravanti è grande protagonista.

Da titolare fisso segna due reti, entrambe ai quarti di finale contro l’Ucraina, ma è fondamentale, come target player, per le trame di gioco azzurre e solleva meritatamente la Coppa del Mondo al cielo di Berlino dopo la finale contro la Francia.

Luca Toni contro la Francia

Rimane una delle prime scelte anche del biennio targato Roberto Donadoni, ma la sua carriera con la nazionale termina nel 2009, dopo la Confederations Cup, nonostante il ritorno in panchina di Lippi.

Per lui con la maglia azzurra 16 gol in 47 presenze, numeri magari non eccezionali ma che non per questo rendono il bomber di Pavullo meno…numero uno!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Pansa prepara contenuti calcistici e scrive testi sullo sport italiano. Le partite iniziano da 0-0: più divertente segnare un gol in più che subirne uno in meno