IL MITO DI ROMEO ANCONETANI

Da quando è nato nel 1909, con in mezzo due rifondazioni, il Pisa è sempre stato protagonista del calcio italiano ad alti livelli.

Basterebbe pensare che il club nerazzurro è al cinquantesimo posto nella classifica perpetua della Serie A, con 17 partecipazioni al massimo campionato, tra Prima Categoria, Prima Divisione e Serie A vera e propria, ma anche al nono posto di quella della Serie B, torneo disputato 40 volte e vinto in due occasioni.

Il periodo d’oro dei toscani è quello legato alla figura di Romeo Anconetani, leggendario numero uno del club per 16 anni, in cui il Pisa è stato protagonista in A schierando calciatori del livello di Wim Kieft e Diego Pablo Simeone.

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KNASTER PROPRIETARIO DEL PISA

Dal 2021 la società è di proprietà di Alexander Knaster, fondatore di Pamplona Capital Management. L’imprenditore britannico naturalizzato statunitense ha rilevato il 75% delle quote del club, lasciando il restante 25% a Giuseppe Corrado, che ha anche mantenuto il ruolo di presidente.

L’obiettivo societario è quello di coniugare la crescita sportiva (con la promozione in Serie A come primo passo) con quella a livello finanziario, già ben avviata con gli ultimi bilanci in positivo.

IL CALCIOMERCATO DEL PISA

E a proposito, il bilancio dal punto di vista economico del mercato estivo 2024 del Pisa potrebbe trarre in inganno. A vedere le semplici cifre, i nerazzurri hanno terminato la sessione di trattative con 12,1 milioni di euro spesi a fronte di 10 milioni ricevuti, con un saldo negativo di circa due milioni.

Ma la realtà è che il club toscano ha investito parecchio, capitalizzando principalmente su una sola cessione, quella di Lorenzo Lucca. Il centravanti è infatti stato riscattato dall’Udinese, che lo aveva preso in prestito nella scorsa stagione e che ha pagato 8 milioni di euro per acquistarlo a titolo definitivo.

Gli altri soldi entrati nelle casse del club arrivano dal milione di euro pagato dallo Spezia per il riscatto di Adam Nagy e dagli 800mila euro versati dal Bari per un altro riscatto, quello del centravanti Giusepe Sibili. Per il resto ci sono stati anche addii a titolo gratuito, come quelli di Ernesto Torregrossa e di Roko Jureskin, lo svincolo di Artur Ionita e il ritiro di Miguel Veloso.

I NUMERI DELL'OPERAZIONE LIND

Ma come ha investito il Pisa i proventi delle cessioni? Portando all’Arena Garibaldi ben dodici calciatori, tra acquisti a titolo definitivo e prestiti. Il cartellino più costoso è stato quello di Alexander Lind, centravanti danese pagato 4 milioni al Silkeborg ed ottima opzione di marcatore per il calcio live.

Tre milioni i nerazzurri li hanno versati allo Stoke City per il cartellino dell’esterno offensivo algerino Mehdi Leris, che però ha subito un grave infortunio e sarà fuori a lungo.

Due milioni e mezzo è costato il portiere Adrian Semper, prelevato dal Como, 1,4 milioni è il prezzo del cartellino di Samuele Angori, arrivato dall’Empoli, per poi chiudere gli acquisti onerosi con lo sloveno Zan Jevsenak e l’altro danese Malthe Hojholt, costati rispettivamente 700mila e 500mila euro, pagati al Benfica e all’Aalborg.

Il Pisa ha poi acquistato tre calciatori provenienti dalle serie minori (Andrea Primasso, Mert Durmush e Mattia Leoncini) e puntellato la rosa con tre prestiti: Olimpiu Morutan dai turchi dell’Ankaragucu, Oliver Abildegaard dal Como e Giovanni Bonfanti dall’Atalanta.

IL MONTE INGAGGI DEL PISA

A fronte di questa piccola rivoluzione, anche il monte ingaggi del Pisa è cambiato rispetto alla scorsa stagione. I pochi addii di peso hanno infatti comunque permesso al club di risparmiare un po’ dal punto di vista delle spese per i calciatori, che scendono dai 14,4 milioni di euro lordi dell’annata passata agli 11,8 attuali.

MORUTAN IL PIÙ PAGATO TRA I NERAZZURRI

Non una sorpresa, considerando che buona parte dei giocatori più pagati della stagione 2023/24 non sono più in rosa, tra ritorni a casa dai prestiti e cessioni. Rispetto a tante altre squadre, i toscani si distinguono per un sistema stipendi abbastanza regolare, senza differenze enormi tra chi è pagato di più e chi percepisce di meno.

Dunque il paperone della squadra è il romeno Morutan, di ritorno in prestito all’Arena Garibaldi dopo averci già giocato nella stagione 2022/23. Per l’esterno offensivo è in vigore al momento il contratto con l’Ankaragucu da circa 750mila euro a stagione, ma il Pisa ha la possibilità di acquistarlo a titolo definitivo spendendo 3 milioni di euro.

GLI STIPENDI DEI CALCIATORI DEL PISA

Dietro di lui si sistema Stefano Moreo, già in rosa lo scorso anno, che guadagna circa 500mila euro all’anno fino a giugno 2025. A chiudere il podio c’è un nuovo arrivo, Leris, che ha anche lui accettato un triennale da circa 500mila euro.

Sempre su quelle cifre ci sono anche un altro volto nuovo come Semper ed Emanuele Vignato, che nella scorsa stagione si è legato al Pisa fino al 2026. E poi si scende con contratti sempre più bassi, ma come dimostra la media di ingaggi per giocatori della rosa, circa 400mila euro lordi, c’è parecchio equilibrio tra i calciatori, con quelli che guadagnano di più che al massimo percepiscono una cifra doppia rispetto alla media.

BIENNALE PER PIPPO INZAGHI

Per quanto riguarda la panchina, c’è stato un cambiamento rispetto alla stagione scorsa. A fine giugno 2024, dopo un'annata che, probabilmente, non ha soddisfatto fino in fondo le aspettative della società, si è arrivati alla risoluzione consensuale del contratto di Alberto Aquilani.

Pochi giorni dopo il Pisa ha annunciato l’arrivo di Filippo Inzaghi, che ha firmato un contratto fino al 2026. Per “SuperPippo” si tratta di un ritorno in Serie B, dopo che l’ultima esperienza è stata quella in Serie A tra ottobre 2023 e febbraio 2024 alla Salernitana.

Ma il tecnico, campione del mondo nel 2006, è un esperto della categoria, visto che l’ha frequentata anche con Venezia, Benevento, Brescia e Reggina, con la vittoria del campionato cadetto 2019/20 proprio alla guida dei sanniti.

Per quanto riguarda lo stipendio del nuovo allenatore non ci sono ancora informazioni, ma considerando che all’epoca della Reggina Inzaghi aveva firmato un triennale da un milione di euro complessivi, si può immaginare che il suo ingaggio al Pisa possa aggirarsi tra i 350mila e i 500mila euro netti all’anno.

Il che, tra l’altro, lo porta perfettamente in linea con quanto guadagnano di media i suoi calciatori, a dimostrare che il progetto firmato Knaster è volto a cercare un certo equilibrio tra il successo sportivo e quello a livello economico. 

*L'immagine di apertura è distribuita da Alamy.

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso