LA TRADIZIONE UNICA DEL GRIFONE

Quando si parla del Genoa, c’è solo da togliersi il cappello. Il club ligure è il più antico della storia del calcio italiano e per tradizione e risultati è uno di quelli che hanno scritto la storia del pallone tricolore.

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Certo, il Grifone ha avuto la sua buona dose di problemi negli ultimi decenni, ma da quando è stato acquistato dal fondo 777 Partners ha cominciato una risalita che l’ha portato a tornare in Serie A e a rendersi protagonista.

Con in panchina un tecnico giovane ma già ben rodato come Alberto Gilardino, il club rossoblù ha tutta l’intenzione di confermare quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione e, perchè no, di migliorare ancora quanto ottenuto.

Inoltre, tutti gli appassionati sanno perfetto che è molto, molto complicato espugnare il Marassi, a prescindere dagli effetti sul campo che avrà l'ingaggio di Balotelli...

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LA ROSA DEL GENOA 2024/2025

Il mercato 2024/25 del Genoa è stato molto movimentato, tra cessioni eccellenti e acquisti funzionali. Tra gli altri hanno lasciato la Liguria tre dei grandi protagonisti dello scorso campionato.

Si parte da Mateo Retegui, ceduto all’Atalanta per 22 milioni, per continuare con Albert Gudmundsson, in prestito oneroso (8 milioni) alla Fiorentina con riscatto fissato a 17 più bonus, e Josep Martinez, volato all’Inter per 13,5 milioni.

Il Genoa investe su Vitinha

Questo attivo è stato in parte speso per i riscatti di Vitinha dal Marsiglia (16 milioni), di Koni De Winter dalla Juventus (8 milioni), di Morten Thorsby dall’Union Berlino (4 milioni) e di Emil Bohinen dalla Salernitana, oltre che per l’arrivo di Andrea Pinamonti dal Sassuolo (2 milioni di prestito, riscatto a 14), di Brooke Norton-Cuffy dall’Arsenal (2 milioni), di Alessandro Zanoli dal Napoli (prestito con diritto a 7 milioni), di Pierluigi Gollini dall’Atalanta (prestito, riscatto a 3,5 milioni) e di Fabio Miretti, in prestito secco dalla Juventus.

IL MONTE INGAGGI DEL GENOA

Per quanto riguarda il monte ingaggi, il Grifone si aggira sui 30 milioni lordi per gli stipendi dei calciatori, continuando un’opera di diminuzione delle spese per la rosa.

Il calciatore più pagato a disposizione di Gilardino è Junior Messias, arrivato lo scorso anno firmando un contratto da 3,7 milioni fino al 2025: alla prima stagionale davanti al suo pubblico, il brasiliano è stato subito protagonista per le scommesse live, realizzando il punto del meritatissimo 2-2 contro l'Inter, Campione d'Italia!

A seguire c’è Vitinha, che si è legato al Genoa fino al 2028 per uno stipendio da 3,3 milioni a stagione. A chiudere il podio c’è Miretti, che porta il suo contratto da 1,8 milioni ottenuto con il rinnovo con la Signora.

GLI STIPENDI DEI CALCIATORI DEL GENOA

A 1,7 milioni c’è uno dei senatori della squadra, capitan Milan Badelj, seguito da altri compagni di lungo corso come Mattia Bani e Andrea Favilli, entrambi con un ingaggio da 1,3 milioni di euro. Sul milione e 200mila euro ci sono Aaron Martin e Ruslan Malinovskyi, mentre scendendo fino al milione si incontrano calciatori importanti come Thorsby, Johan Vasquez e Morten Frendrup.

Gollini

Sotto quella cifra spuntano altri nomi come quello di Gollini, accreditato di uno stipendio da 800mila euro, di De Winter (600mila) ma anche di Stefano Sabelli (500mila). Per non parlare di Alessandro Vogliacco, difensore che si sta mettendo in luce, con un contratto da neanche 200mila euro.

VIEIRA AL POSTO DI GILA IN PANCHINA

Tra i campioni del mondo 2006 che hanno deciso di diventare allenatori, Gilardino è stato certamente quello che ha fatto più gavetta in panchina. La sua prima esperienza è datata 2018, quando è diventato prima vice del Rezzate, in Serie D, per poi prendersi la guida della squadra nel gennaio 2019.

Nel luglio dello stesso anno ha firmato per la Pro Vercelli, con una buona salvezza in C, per poi passare una stagione e qualche mese al Siena, con dimissioni, nuovo subentro, quinto posto in D ed esonero all’inizio dell’annata successiva.

Gilardino

Dall'estate del 2022 è diventato allenatore della Primavera del Genoa e a dicembre dello stesso anno ha prima preso l’incarico della prima squadra ad interim dopo l’esonero di Alexander Blessin, per poi convincere il club a confermarlo a tempo pieno.

Ottenuta la promozione dalla B alla A con il secondo posto, Gila, al decimo posto tra i migliori bomber di sempre della A, ha permesso al Grifone di ottenere una comoda salvezza nella stagione 2023/24, un risultato che gli ha permesso di strappare un rinnovo fino al 2026 per uno stipendio netto da un milione di euro a stagione.

Nella pausa per le nazionali di novembre, i dirigenti del Genoa hanno deciso di esonerare Gila ed affidare la panchina a Patrick Vieira. Per il francese biennale da 1 milione di euro e clausola per uscire dal contratto il 1 luglio 2025.

IL FATTURATO DEL GENOA TOCCA QUOTA 100

L’arrivo di 777 Partners ha anche significato una ristrutturazione dei conti del club, uno dei problemi della società precedente. E i numeri spiegano che il lavoro cominciato nel settembre 2021 sta dando i suoi frutti. Il Genoa per quanto riguarda la stagione 2023/24 ha chiuso con un fatturato che si aggira sui 100 milioni, una cifra che fino ad ora negli ultimi anni i rossoblù non avevano neanche mai sognato.

A contribuire a questo aumento sono stati certamente i diritti TV, con il Grifone che si è aggiudicato oltre 47 milioni di euro dalla spartizione dei proventi della scorsa stagione.

E i liguri possono essere felici soprattutto del dato che riguarda le presenze allo stadio, considerando che la percentuale di ricavi TV derivante è tra le più alte del campionato (soprattutto considerando un impianto non capientissimo come il Luigi Ferraris) e che tra hospitality, biglietti venduti e abbonamenti sono stati raccolti altri 10 milioni.

A questo si aggiungono gli sponsor e quasi 25 milioni di plusvalenze, con la più importante quella ottenuta con la cessione di Radu Dragusin al Tottenham, per un fatturato in crescita e in linea con quelle che sono le ambizioni della proprietà.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso