GLI INGAGGI DEI CAMPIONI DELLA WESTERN

Se si guarda alla storia per durata, i Dallas Mavericks non possono certo competere con franchigie che festeggeranno presto gli otto decenni di attività, ma per essere nati nel 1980 i texani hanno fatto abbastanza bene nel corso dei decenni, diventando protagonisti della NBA e arrivando anche a vincere l’anello.

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IL PATRIMONIO DI MARK CUBAN

A guidare dal 2000 i Mavs è uno dei personaggi più in vista dello show-business made in USA, ovvero Mark Cuban. Il miliardario di Pittsburgh (ma di origini russe) è arrivato a un patrimonio personale di 5,4 miliardi di dollari creando Audionetm diventata Broadcast.com e ceduta a Yahoo per 5,7 miliardi nel 1999.

Da quel momento Cuban si è dedicato principalmente alla televisione, con la nascita di HDnet (poi diventata AXS TV), network via satellite, al cinema (è proprietario della casa di distribuzione Magnolia Pictures), ma soprattutto ai Mavericks, acquistati per 285 milioni di dollari, che sotto la sua presidenza sono diventati una delle franchigie più importanti della lega, raggiungendo un valore di 4,5 miliardi.

DALLAS CAPITALE... EUROPEA!

E forse non è un caso che gli anni da ricordare della storia dei Mavs siano coincisi con la presenza nel roster di due dei migliori europei di sempre a finire oltreoceano, ovvero Dirk Nowitzki e Luka Dončić.

Il tedesco è arrivato nel 1998 come parte di una trade con i Milwaukee Bucks, si è ritirato nel 2019 ed è stato il leader della squadra che ha giocato le finals del 2006 e del 2011, vincendo quest’ultima e portando a casa anche il titolo di MVP della serie.

E proprio mentre Big Dirk si avviava a chiudere la sua carriera, i Mavs hanno fatto di nuovo jackpot al draft, scegliendo lo sloveno, rookie dell’anno nel 2019 e già cinque volte presente all’All-Star Game.

KIDD GENIO IN CAMPO E IN PANCHINA

Anche in panchina c’è un hall of famer, Jason Kidd, in campo nei Mavs che hanno vinto, espugnando per ben due volte a sorpresa per le scommesse NBA il parquet di Miami di LeBron, il titolo del 2011 e diventato tecnico dei texani nel 2021, dopo le esperienze con i Brooklyn Nets, con i Bucks e il ruolo da assistente ai Los Angeles Lakers.

Jason Kidd

Con lui alla guida, la franchigia ha optato per un abbassamento dei costi, che però non ha avuto impatto negativo sulle prestazioni, anzi…

LUKA DONCIC IL PIÙ PAGATO DEI MAVS

Il più pagato del roster a disposizione di coach Kidd è, neanche a dirlo, Dončić. Il talento sloveno, terra dei portieri più forti del Mondo, è arrivato in NBA giovanissimo, considerando che è un classe 1999 ed è stato scelto con la terza pick del Draft 2018 dagli Atlanta Hawks, che poi lo hanno girato ai Mavs in cambio di Trae Young.

Una decisione di mercato che ha decisamente cambiato la storia recente della franchigia texana, visto che il numero 77 si è preso la pesantissima eredità di una leggenda come Nowitzki, accumulando premi su premi a livello individuale e trascinando spesso quasi da solo l’intera squadra.

Al prossimo rinnovo, Doncic punterà a 70 milioni di dollari a stagione

Ecco perchè quando nel 2021 i Mavs gli hanno fatto firmare un rinnovo quinquennale da 207 milioni di dollari nessuno si è scandalizzato, così come nessuno si sorprenderà se al termine dell’accordo attuale Dončić dovesse strappare un contratto da oltre 70 milioni a stagione per rimanere all’American Airlines Center.

130 MILIONI PER IRVING IL TASSELLO MANCANTE

Dopo anni in cui Dončić ha tirato la carretta da solo o quasi, i Mavs nel 2023 hanno deciso di affiancargli un compagno di squadra con cui condividere il peso della responsabilità.

E dunque è arrivato Kyrie Irving, già campione NBA, con 3 clamorose per le scommesse online, vittorie consecutive su Golden State, nel 2016 con il Cleveland Cavaliers e poi protagonista prima ai Boston Celtics e poi ai Brooklyn Nets.

La coppia da favola di Dallas

La guardia nata a Melbourne, Australia, ha avuto una carriera fatta di picchi e di parecchie controversie, ma a Dallas ha creato con lo sloveno una coppia che ha portato a una vera e propria rinascita, almeno a livello di risultati importanti, della franchigia.

L’accordo di Irving con i Mavs è un triennale da circa 130 milioni di euro, con 40 milioni per la prossima stagione e 42 in quella ancora successiva nel caso di prolungamento di un ulteriore anno (con opzione per il giocatore).

IL SALARY CAP DEI MAVERICKS 2024

Con un salary cap molto basso (136 milioni per la stagione 2023/24), Dončić e Irving sono gli unici due giocatori di Dallas con uno stipendio che superi i 20 milioni.

A chiudere il podio dei più pagati della franchigia c’è un figlio d’arte, ovvero Tim Hardaway jr. Come suggerisce il nome, il classe 1992 è il figlio di Tim senior, membro della NBA Hall of Fame, maestro del cosiddetto “UTEP two-step” e stella negli anni dei Golden State Warriors e dei Miami Heat.

Tim junior ha giocato buona parte della sua carriera con i New York Knicks prima di trasferirsi ai Mavs nel 2019. Il suo ultimo rinnovo di contratto, firmato nel 2021, gli ha garantito 75 milioni di euro in quattro stagioni, con una media di circa 18 milioni l’anno.

GLI STIPENDI DEL QUINTETTO DI DALLAS

Segue, con uno stipendio da circa 16 milioni per la stagione 2023/24, P.J. Washington.

L’ala grande classe 1998 ha fatto il suo esordio nella lega con la maglia degli Charlotte Hornets ed è uno dei nuovi arrivi per Dallas, essendo approdato in Texas solamente nel febbraio 2024, risultando subito fondamentale per la cavalcata ai playoff dei Mavs, che si sono fatti carico del suo contratto triennale da 48 milioni con scadenza 2026.

Cifre abbastanza simili per l’altro big man del quintetto base di Dallas, ovvero Daniel Gafford. L’ex Chicago Bulls e Washington Wizards è un altro di quelli arrivati molto di recente, visto che ha messo piede all’American Airlines Center lo stesso giorno di Washington.

Anche nel suo caso l’inserimento è stato ottimo, con Gafford che, come da statistiche di NBA live, ha chiuso la stagione regolare con la miglior percentuale al tiro della lega, sfiorando anche il record di Wilt Chamberlain di 35 tiri consecutivi a segno, fermandosi a 33.

Per lui sono previsti 45 milioni di dollari fino al 2026, con una media di 15 milioni a stagione.

I CONTRATTI DEGLI ALTRI GIOCATORI DEI MAVS

Nell’annata in corso ha invece firmato il suo rinnovo Josh Green, che è passato dai 4 milioni previsti dal suo contratto da rookie (firmato nel 2020 e con due anni di opzione esercitati dai Mavs) a un triennale da 40 milioni. Un accordo che porterà l’australiano a guadagnare 12 milioni nel prossimo anno, fino ad arrivare a 14 nel 2027.

Cifre fisse invece per il tedesco Max Kleber, che è nel bel mezzo del contratto triennale firmato nel settembre 2022. Per il teutonico, ormai un veterano visto che è arrivato nel 2017, i Mavs hanno deciso di spendere 33 milioni in tre anni, con 11 milioni a stagione.

E poi per il resto si scende parecchio, passando dai 5 milioni di Dereck Lively II (scelto nel 2023 con la pick numero 12 al Draft), i quattro di Dwight Powell, i tre di Dante Exum e Olivier-Maxence Prosper e i due di Jaden Hardy e A.J. Lawson.

Ma come dimostrano i risultati di Dallas, spesso le idee contano molto più dei soldi…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 3 giugno 2024.

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso