LA PROMOZIONE DELLA CARRARESE

Il campionato di Serie C 2023/24 ha regalato una favola, quella della Carrarese. Il club toscano è infatti stato promosso in B e lo ha fatto nella maniera più complicata, ovvero passando attraverso i play-off di categoria.

I gialloblù sono arrivati terzi nel girone B e hanno poi dovuto affrontare la fase nazionale del torneo per stabilire la quarta promozione, eliminando il Perugia, la Juventus Next Gen (qualificandosi per il miglior piazzamento nella stagione regolare), il Benevento e infine battendo il Vicenza nella doppia finale.

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LA CARRARESE IN B DOPO 76 ANNI

Dunque, dopo 76 anni la Serie B torna allo Stadio dei Marmi (ufficialmente intitolato ai quattro campioni olimpici del 1936 Libero Marchini, Achille Piccini, Paolo Vannucci e Bruno Venturini), che già aveva ospitato il campionato cadetto per due stagioni al termine del secondo conflitto mondiale.

Una gran bella soddisfazione per la società guidata dal patron Manrico Gemignani, imprenditore che ha preso le redini del club nel 2017, portandolo più volte ad un passo dalla promozione nel campionato cadetto, finalmente ottenuta nella primavera del 2024.

La storia recente della Serie B racconta che spesso chi arriva dalla categoria inferiore ma possiede un’organizzazione di gioco ben rodata può fare bene, come dimostrano gli esempi abbastanza recenti di doppio salto dalla terza categoria del calcio italiano alla A.

Ma alla Carrarese hanno preferito non dare nulla per scontato, portando in rosa un buon numero di calciatori per migliorare ulteriormente la squadra che nella scorsa stagione ha ottenuto la promozione.

IL CALCIOMERCATO 2024 DELLA CARRARESE

Il bilancio della sessione estiva del mercato vede 22 acquisti e 17 cessioni, con 300mila euro spesi e nessuno incassato.

I due calciatori arrivati con un costo oneroso del cartellino sono Giuseppe Panico, preso dal Crotone per 200mila euro, e Julian Illanes, pagato 100mila euro all’Avellino. Ma non sono solo i loro i volti nuovi dei toscani, perché ci sono anche molti calciatori arrivati a titolo gratuito.

Il più celebre è ovviamente Filippo Falco, tornato in Italia dopo l’esperienza in Romania al Cluj, ma assieme a lui ci sono anche altri come Hjörtur Hermannsson, difensore centrale islandese ex Pisa, e Devid Bouah, proveniente dal Catania ma cresciuto nella Roma.

Non mancano poi i prestiti, in particolare dalle squadre di Serie A. Il calciatore più quotato di quelli arrivati a titolo provvisorio è il centravanti italo-albanese Stiven Shpendi, proveniente dall’Empoli, ma assieme a lui ci sono anche talenti come il romanista Luigi Cherubini, l’atalantino Samuel Giovane o il centravanti della Juventus Next Gen Leonardo Cerri.

Per quanto riguarda le cessioni, nessuna ha portato introiti al club, ma il fatto che tutti o quasi quelli che hanno lasciato Carrara sono rimasti nelle serie inferiori spiega abbastanza bene che l’obiettivo è stato quello di sfoltire il gruppo per fare spazio a calciatori in grado di poter dire la loro in un campionato complicato come quello di Serie B.

IL MONTE INGAGGI DELLA CARRARESE

Per quanto riguarda il monte ingaggi, la Carrarese è nelle parti basse della classifica delle squadre di B che spendono di più.

Per i toscani si parla di poco più di 5 milioni lordi per gli stipendi dei calciatori, con solo un’altra neopromossa come il Mantova e due realtà perlomeno particolari come Sudtirol e Cittadella che spendono meno dei gialloblù.

BLEVE IL PIÙ PAGATO A CARRARA

Il calciatore più pagato della rosa è il portiere, Marco Bleve, arrivato nel 2023 in prestito biennale dal Lecce portando con sé il contratto firmato con i salentini di circa 400mila euro a stagione. Dietro di lui ci sono altri due protagonisti della promozione della scorsa stagione, i due centravanti Alessandro Capello e Mattia Finotto.

Capello ha rinnovato con il club nel settembre del 2023, portando a casa un contratto biennale (con opzione di prolungamento per un’altra stagione) da circa 350mila euro a stagione, mentre Finotto è arrivato a gennaio 2024 dalla Triestina e ha visto le sue buone prestazioni ricompensate da un rinnovo fino al 2026 a circa 350 mila euro a stagione.

GLI STIPENDI DEI CALCIATORI DELLA CARRARESE

Appena fuori dal podio c’è Emanuele Zelli, che è rimasto dopo una buona stagione in prestito e che guadagna circa 300mila euro, come l’ex compagno di squadra al Pisa Hermannsson, uno di quelli arrivati nella sessione di mercato estiva.

Sulle stesse cifre anche Pippo Falco, uno che fino alla scorsa stagione guadagnava circa 800mila l’anno, ma che per tornare in Italia ha accettato un taglio importante al suo stipendi, e Shpendi, ottima opzione di marcatore per il calcio live, che ha fatto il grande salto dal Cesena all’Empoli, con il club toscano che vuole farlo giocare con continuità in Serie B prima di dargli eventualmente una possibilità in A.

E poi ovviamente si scende ancora, perché bisogna considerare che con 5 milioni a  bilancio per una rosa di 25 calciatori la media degli stipendi è di 200mila euro e quindi quelli più onerosi vanno equilibrati, anche grazie a un vivaio che comunque è sempre stato in grado di produrre calciatori di buon livello.

CALABRO NELLA TRADIZIONE DEI TOP

Infine, bisogna parlare della panchina. Sedersi alla guida della Carrarese può essere un buon trampolino di lancio, considerando che a cavallo tra anni Ottanta e Novanta il club toscano ha sfornato una serie di allenatori di successo.

Si parte ovviamente da Corrado Orrico, che è diventato celebre proprio in gialloblù, per poi passare a Marcello Lippi, che prima di vincere tutto con la Juventus e con la nazionale è passato per un paio di stagioni da Carrara, al compianto Gigi Simoni e a Silvio Baldini, che negli ultimi anni ha scelto proprio il suo vecchio club per ripartire (senza ricevere lo stipendio) dopo le difficoltà avute in carriera.

Attualmente il tecnico della Carrarese è Antonio Calabro, che a gennaio 2024 ha sostituito Alessandro Dal Canto e ha portato la squadra ai play-off e poi alla tanto agognata promozione. Calabro, che ha già all’attivo un’esperienza in B con il Carpi nella stagione 2017/18 (terminata all’undicesimo posto), ha fatto valere la clausola che prevedeva il rinnovo automatico del suo contratto per sei mesi in caso di promozione, ma non sono note le cifre del suo stipendio.

Di certo però anche lui sarà in linea con le spese oculate del club, che vuole rimanere in alto e vuole farlo con l’equilibrio, sia in campo che nei conti.

*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da Alamy.

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso