LA ROSA DEL BOLOGNA 2024/2025

Tra le squadre che dalla scorsa stagione sono uscite con un bilancio positivo c’è certamente il Bologna.

La compagine rossoblù, con in panchina Thiago Motta, ha fatto un ottimo campionato che le ha permesso di rimanere attaccata al treno Champions League fino alla fine, riuscendo così a ottenere l’accesso alla massima competizione continentale grazie al quinto posto finale, assolutamente impronosticabile per le quote calcio a settembre 2023...

In più i felsinei hanno mostrato un calcio molto interessante, che non ha messo in luce solo la bontà del lavoro dell’allenatore, ma anche di calciatori come Joshua Zirkzee e Riccardo Calafiori, che sono diventati richiestissimi a livello europeo. E non è un caso che nella stagione 2024/25 questi grandi protagonisti non saranno al Dall’Ara.

Motta ha lasciato Bologna per accettare la sfida di rifare grande la Juventus, mentre Zirkzee e Calafiori sono volati in Premier League, rispettivamente al Manchester United e all’Arsenal. 

Il bonus di benvenuto di William Hill

Spetta dunque a Vincenzo Italiano, nuovo tecnico, e al genio manageriale di Giovanni Sartori creare e gestire una rosa in grado di ripetere quanto di buono visto nella scorsa stagione.

A fronte delle partenze importanti, il Bologna ha portato a Casteldebole parecchi volti nuovi, giocatori magari non famosissimi ma che certamente hanno le caratteristiche richieste dal nuovo allenatore.

Tra gli acquisti ci sono Martin Erlic (7 milioni dal Sassuolo), Emil Holm (7 milioni dallo Spezia), Juan Miranda (svincolato dal Betis), Nicolò Cambiaghi (10 milioni più bonus dall’Atalanta) e Thijs Dallinga (pagato 15 milioni più bonus al Tolosa), oltre ai riscatti di alcuni dei protagonisti del campionato passato. E gli sconvolgimenti in rosa hanno avuto anche un impatto sugli ingaggi della squadra.

I CALCIATORI PIÙ PAGATI A BOLOGNA

Il più pagato della rosa è ancora Riccardo Orsolini, forte del contratto rinnovato all’inizio della scorsa stagione, che gli garantisce un ingaggio lordo di 3,7 milioni di euro fino al 2027.

Dietro di lui c’è uno dei nuovi arrivi, il centravanti olandese Dallinga, che ha firmato un accordo fino al 2028 a poco meno di tre milioni a stagione.

Remo Freuler centrocampista con il vizio del gol

A chiudere il podio sono due calciatori, Kevin Bonifazi e Remo Freuler, entrambi con un contratto da 1,8 milioni, con l’italiano che è a scadenza 2025 e lo svizzero ex Atalanta, appena riscattato, fino al 2026.

A seguire c’è la saracinesca rossoblù, il portiere polacco Lukasz Skorupski, con il suo stipendio da 1,7 milioni.

GLI STIPENDI DEI GIOCATORI DEL BOLOGNA

Poi si scende nettamente, con una lunga serie di calciatori, tra cui nuovi arrivi e protagonisti della scorsa stagione, che hanno stipendi tra il milione e duecentomila e i 900mila euro. Si parla di Nikola Moro (1,2 milioni), Holm, Jesper Karlsson, Dan Ndoye, Stefan Posch (tutti a un milione), Jhon Lucumi, Charalampo Lykogiannis, Santiago Castro e Sam Beukema (tutti invece a 900mila euro).

E che dire di due delle stelle della rosa, il capitano, lo scozzese Lewis Ferguson, e Giovanni Fabbian? Per loro, ottime opzioni di marcatori anche per il calcio live, lo stipendio si aggira sui 750mila euro, decisamente pochi per quanto hanno dato alla squadra.

E scendendo ancora ci sono protagonisti come Marcel Aebischer o Oussama El Azzouzi a circa 600mila euro, per un monte ingaggi complessivo che sfora di pochissimo i 30 milioni. Una cifra che non è esattamente da Champions, ma questo ai felsinei importa decisamente poco!

IL CONTRATTO DEL NUOVO TECNICO, ITALIANO

Per quanto riguarda la panchina, detto addio a Thiago Motta il Bologna ha puntato su Vincenzo Italiano. Il tecnico nato a Karlsruhe è reduce da tre stagioni alla Fiorentina, in cui ha portato i viola due volte in finale di Conference League negli ultimi due anni e anche a giocarsi la Coppa Italia con l'Inter nella stagione 2022/23.

L'energia di Vincenzo Italiano

Italiano è stato scelto per continuare il progetto rossoblù sulla falsariga di quanto fatto finora, offrendo un calcio propositivo e mettendo in luce i calciatori scovati da Sartori e dal reparto scouting. Il suo contratto con il Bologna è fino al 30 giugno 2026 e l’allenatore percepirà in questo periodo uno stipendio di 2,1 milioni di euro a stagione.

IL FATTURATO DEL BOLOGNA CALCIO

Tutte cifre che ben si adattano al fatturato del club, che però, esattamente come i risultati, è destinato a essere in crescita. L’ultimo bilancio presentato, quello 2022/23, parlava di utili per circa 75 milioni di euro, ma sia quello della stagione passata che quello di quella che sta iniziando regaleranno certamente dati migliori.

Per quanto riguarda il fatturato 2023/24 le voci da considerare sono le plusvalenze, con cessioni pesanti come quelle di Nico Dominguez (15 milioni) e Jerdy Schouten (12 milioni), ma soprattutto i diritti TV, aumentati in virtù dell’ottimo piazzamento in campionato.

I PROVENTI DELLA CHAMPIONS PER IL BOLOGNA

Dalla ripartizione dei diritti il Bologna ha infatti incassato 56,2 milioni di euro, grazie soprattutto alle presenze allo stadio e alla classifica della Serie A, con un aumento di 13 milioni rispetto a quanto ricevuto nella stagione 2022/23.

La curva del Bologna nella trasferta di Frosinone

Se invece si guarda al futuro, bisogna considerare soprattutto di nuovo le plusvalenze (con 90 milioni circa incassati tra Calafiori e Zirkzee), ma soprattutto le coppe europee.

La qualificazione alla Champions League, soprattutto nel momento in cui nasce la nuova formula, è destinata a portare nelle casse rossoblù almeno 36 milioni di euro, tra bonus partecipazione, risultati e bonus vari.

Due variabili che inevitabilmente porteranno il fatturato del Bologna a sforare (e di parecchio) il muro dei 100 milioni e anche a finire in attivo rispetto a quanto avvenuto nell’ultimo bilancio presentato.

Ennesima dimostrazione che la crescita economica dei club passa soprattutto dal campo e dalla valorizzazione degli asset tecnici a disposizione!

*Le immagini dell'articolo sono distribuite dal Bologna.

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso