La figura dell’addetto del casinò a diversi giochi è particolarmente intrigante. In alcuni casi, come nella roulette, il croupier è semplicemente il messaggero della Fortuna, il mezzo attraverso cui la Dea Bendata decide di riversare i suoi favori (o il suo sfavore) su un determinato giocatore.

Ma ci sono anche giochi in cui il mazziere è l’avversario, il rappresentante del banco che si vuole e si deve battere. Ed è decisamente il caso del blackjack, in cui la persona che dà le carte è anche quella contro cui si gioca. Senza mazziere, non c’è blackjack, perché l’obiettivo del giocatore è proprio quello di battere la mano del mazziere senza superare il totale massimo di 21. 

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LE DIFFERENZE NEL GIOCO DEL MAZZIERE

La differenza principale nelle regole blackjack tra giocatore e mazziere però sta nella libertà o no di giocare come si ritiene opportuno. Il giocatore può fare quello che vuole durante la partita, persino chiedere carta con 19 pur sapendo benissimo che rischia seriamente di sballare.

Il mazziere di blackjack

Il mazziere invece è soggetto a una serie di regole che restringono notevolmente il suo campo di azione. Per lui non c’è possibilità di tentare questa o quella strategia come fa il giocatore che si trova di fronte.

Le azioni del mazziere sono talmente regolamentate che in teoria un giocatore potrebbe anche fare…il mazziere di se stesso, ottenendo lo stesso identico risultato. Il senso di queste azioni già decise è far sì che per fare il mazziere non sia necessaria un’abilità nel blackjack, ma anche per ridurre il rischio che una giocata errata da parte del mazziere porti il casinò a perdere soldi. Ma quali sono queste regole così restrittive?

LA CARTA COPERTA DEL BANCO A BLACKJACK

La prima è talmente logica che non andrebbe neanche enunciata, ma è sempre meglio non lasciare nulla di intentato e quindi partiamo da quello che potrebbe sembrare scontato o quasi se siete già stati nel Casinò di Venezia. Al mazziere, chiaramente, non è permesso fare puntate.

La sua posta in palio è sempre quella decisa dal giocatore e il suo bankroll è quello potenzialmente infinito del casinò. Il mazziere è anche l’unico al tavolo ad avere una carta coperta, il che garantisce un vantaggio al banco, perché in questa maniera i giocatori non sanno con certezza cosa ha in mano il loro avversario e devono sempre puntare ad avere la mano più alta.

A proposito della carta coperta, viene rivelata solo quando è il turno del mazziere, che è sempre l’ultimo ad agire indipendentemente dal numero di giocatori presenti al tavolo.

Ancora, che sia blackjack online o tradizionale perché il mazziere gioca sempre per ultimo? Ovviamente perché così facendo c’è la possibilità che i giocatori sballino prima di lui, il che è quello che dà al banco il suo vantaggio più importante!

Il mazziere può comunque controllare la sua carta prima del suo turno in due occasioni e sempre per verificare se ha un blackjack. Se la sua carta scoperta è un dieci o una figura, il mazziere controlla se quella coperta è un asso. In quel caso, la gira e raccoglie tutte le puntate (perdenti) dei giocatori, esclusi quelli che hanno fatto blackjack anche loro.

Un tavolo di blackjack

L’altro caso è quando la carta scoperta è un asso. Se la partita prevede la possibilità di farlo, questo è il caso in cui un giocatore può pagare la c.d. assicurazione. Si tratta di un’ulteriore puntata pari alla metà di quella originale che il giocatore fa per proteggersi dall’eventualità di un blackjack del mazziere.

Terminate le eventuali puntate di assicurazione, il mazziere controlla la sua carta. Se è un asso raccoglie le puntate perdenti e paga 1 a 1 le assicurazioni, altrimenti raccoglie le assicurazioni e si va avanti con il gioco.

QUANDO IL MAZZIERE CHIEDE CARTA 

Una volta che tutti i giocatori hanno deciso di stare oppure hanno sballato, è il turno del mazziere, che gira la sua carta e comincia a giocare. Ma come già detto, non ha la libertà di scegliere la strategia, neanche nei film sul casinò! Anzi, ha una regola ben precisa: deve chiedere carta con totali che arrivano fino a 16 e stare con un totale di 17 o più alto.

La figura del mazziere

Questa regola è facilmente spiegabile con la probabilità di sballare che si ha chiedendo carta con determinati totali. Con carte che vanno dall’1 al 10 (più l’asso, che però può contare anche 1), il 16 è il limite statistico per cui le probabilità di avere un totale alto e quelle di sballare si equilibrano.

Dunque, chiedere carta con più di 16 significa per il mazziere (e di conseguenza per il banco) rischiare seriamente di sballare e quindi di pagare un numero maggiore di vincite.

Quello che va notato è che il mazziere non ha assolutamente scelta, anche quando la decisione da prendere va contro i suoi interessi. Se per esempio un giocatore sta con un totale di 15 e il mazziere ha in mano 16, le regole prevedono comunque di chiedere carta, nonostante il banco sia già avanti.

IL 17 SOFT DEL DEALER BLACKJACK

C’è una sola regola che non è strettamente definita, ma che viene stabilita non solo da casinò a casinò, ma addirittura da tavolo a tavolo, anche nel live blackjack. Che si fa quando il mazziere ha in mano un 17 soft?

Per mano soft si intende una mano il cui totale va da 13 a 20 e che è composta da un asso e da una o più carte. Per esempio un 14 soft sarà A-3, un 18 soft A-7 o A-3-4 e così via. Al contrario, se il totale è dato da carte che non comprendono l’asso, si parla di mano hard.

Le mani soft hanno una particolarità: permettono di non sballare. Anche se il totale dovesse superare il 21, infatti, la presenza dell’asso (che vale 11, ma anche 1) permette di ricalcolare il totale.

Per esempio se con un 15 soft (A-4) si chiede carta e si ottiene un 9 non si sballa con 23, ma si torna ad avere in mano 14 (1+4+9). Dunque, il 17 soft è il totale che prevede scelte diverse da tavolo a tavolo.

Ci sono alcune varianti in cui il mazziere deve chiedere carta con un 17 soft e altre invece in cui deve fermarsi con qualsiasi tipologia di 17. Ma anche qui, la scelta è del casinò, non certo del mazziere. Che continua ad avere il suo percorso e le sue regole di gioco ben definite a cui non può sfuggire…

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso