IL CAMPIONE DEI CAMPIONI
Volare è sempre stato uno dei sogni dell’uomo e non avendo le ali la nostra specie ha dovuto trovare altre modalità per librarsi in aria.
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Come il salto con l’asta, una delle discipline più affascinanti dell’atletica leggera. E quella che probabilmente al momento attuale è più prevedibile, perchè c’è un campione, anzi, un campionissimo, che non sembra voler smettere di vincere e di stupire: Armand Duplantis, per tutti semplicemente Mondo, come quel mondo di cui continua a battere i record con continuità incredibile.
DUPLANTIS HA 15 RECORD DEL MONDO
Con il 6,26 metri fatto registrare il 25 agosto 2024 a Chorzów, lo svedese ha infatti stabilito per la decima volta consecutiva il primato mondiale, togliendolo ovviamente... a se stesso.
Si tratta di numeri pazzeschi, anche perchè Duplantis è relativamente giovane. Nato nel 1999 a Lafayette, Louisiana, da padre statunitense (astista) e madre svedese (pallavolista), Mondo, che ha frequentato la Louisiana State University insieme alla velocista e campionessa olimpica Sha’Carri Richardson, ha cominciato a farsi notare ad appena 16 anni, quando ha vinto i mondiali under 18 in Colombia.
L’esplosione è datata 2018, con la vittoria ai campionati europei di specialità a Berlino saltando 6,05 metri (record mondiale under-20), mentre il 2019 è paradossalmente il peggior anno della sua carriera sportiva, con il secondo posto ai Mondiali dietro lo statunitense Sam Kendricks.
Da quel momento in poi, però, il salto con l’asta ha avuto un solo padrone. Nel 2021 lo svedese si è aggiudicato gli Europei indoor e l’oro olimpico a Tokyo, nel 2022 ha infilato un tris con Mondiali indoor e outdoor ed Europei, nel 2023 ha confermato la vittoria Mondiale e nel 2024 ha di nuovo calato la tripletta con Mondiali indoor, Europei e il secondo oro a cinque cerchi ai Giochi di Parigi.
Ma, paradossalmente, non sono le medaglie che contano, quanto l’altezza dei suoi salti.
IL PRIMO RECORD NEL 2020
Dal 2020 infatti Duplantis è detentore del record del mondo di salto con l’asta, primato che ha fatto registrare ben 15 volte (10 outdoor e 5 indoor).
Il primo capolavoro è datato 8 febbraio 2020, quando a Torun, in Polonia, lo svedese ha saltato 6,17 metri, andando così a togliere il record precedente (6,16) all’amico-rivale Renaud Lavillenie, il francese che nel 2014 aveva incredibilmente infranto il 6,14 di Serhij Bubka, che resisteva dal 1994.
Tempo una settimana e Mondo l’ha fatto di nuovo, andando a ritoccare il suo record di un centimetro, saltando 6,18 m a Glasgow.
Per arrivare a 6,19 m ci vogliono quasi due anni, ma nel suo magico 2022 Duplantis infila anche tre nuovi record di fila. I primi due, 6,19 e 6,20 m, arrivano entrambi a Belgrado a marzo (il secondo durante i Mondiali indoor), mentre con 6,21 metri lo svedese sigilla la vittoria ai Mondiali di Eugene nel luglio dello stesso anno.
Nel 2023 il primato viene ritoccato “solo” due volte, con i 6,22 metri saltati a Clermont-Ferrand a febbraio (che rappresentano anche l'attuale record indoor) e con i 6,23 metri scavallati nelle finali di Diamond League di Eugene a settembre. Per quanto riguarda le imprese più recenti, il 2024 è stato segnato dai 6,24 metri fatti registrare ad aprile in Cina, a Xiamen, ma soprattutto da uno dei momenti più iconici degli ultimi Giochi Olimpici.
A PARIGI MONDO VOLA A 6,25 METRI
Nella serata parigina del 5 agosto Duplantis, che aveva già ampiamente messo un’ipoteca sul suo secondo oro saltando in scioltezza 6,10 metri, fa rimanere con il fiato sospeso il pubblico che ormai è nello stadio solamente per lui e gli appassionati di tutti gli sport live incollati davanti alla TV. E, puntuale, al terzo salto Mondo fa l’ennesimo prodigio, saltando 6,25 metri e stabilendo un altro record.
Che però è durato poco, considerando che venti giorni dopo a Chorzow è arrivato quello che finora è l’ultimo primato, 6,26 metri.
DUPLANTIS ATLETA DELL'ANNO
Logico dunque che lo svedese si sia aggiudicato per tre volte dal 2020 il titolo di miglior atleta dell’anno. Un dominio così netto in una specialità dell’atletica al punto che il suo oro nell’asta a Parigi era quello con la quota più bassa pubblicata, non si vedeva dai tempi di quello che può essere considerato il precursore di Duplantis, ovvero Bubka.
IL CONFRONTO TRA BUBKA E DUPLANTIS
L’ucraino, che fino al 1991 ha gareggiato sotto la bandiera dell’Unione Sovietica, ha portato il salto con l’asta oltre il muro dei sei metri, cominciando da 5,85 metri nel 1984 e migliorandosi ben 17 volte, con il breve intermezzo del francese Thierry Vigneron, che nello stesso anno gli ha tolto il record con 5,91 e se l’è visto sfilare subito dopo con 5,94 in una delle edizioni più memorabili del Golden Gala di Roma.
Bubka nella sua carriera ha firmato una progressione del primato di quasi trenta centimetri, chiudendo la stagione dei suoi record con i 6,14 metri saltati a Sestriere nel 2014, una misura che è rimasta intoccabile per un ventennio prima dell’impresa di Lavillenie. E Duplantis, a quanto può arrivare?
I salti con cui ha stabilito gli ultimi record fanno pensare che lo svedese abbia tranquillamente sia nell’asta che nelle gambe almeno i 6,30 metri, ma come da tradizione preferisce ritoccare il suo primato di un centimetro alla volta.
QUANTO VALE UN PRIMATO DEL MONDO
Il che è anche una scelta economica, perchè i grandi meeting mettono in palio un bel premio per chi stabilisce il primato del mondo durante la serata. Per quanto riguarda la Diamond League, il premio è di 50mila dollari, mentre per i grandi eventi come gli Europei e i Mondiali la cifra è anche superiore, arrivando a 100mila dollari.
E per la vittoria ai Giochi Olimpici? Ci sono i premi che sono stati introdotti per la prima volta dalla World Athletics, 50mila dollari per la vittoria dell’evento, ma nulla di particolare per il record. E Duplantis in questo è anche stato sfortunato, perchè a differenza della maggior parte dei comitati olimpici, quello svedese non prevede premi per i medagliati. Vincendo la stagione di Diamond League, inoltre, Mondo può portare a casa ulteriori 30mila dollari.
L'ASTA DI AVESTA
Non che i soldi siano il suo motore principale, però. Basterebbe pensare che una delle sue soddisfazioni più importanti è stata la scelta del comune di Avesta, la piccola cittadina svedese dove è cresciuta sua madre, di impiantare un’asta davanti al monumento più celebre del luogo, il cavallo Dala più grande del mondo.
L’asticella viene continuamente alzata ogni volta che Duplantis stabilisce un record mondiale. E l’impressione è che da quelle parti avranno un bel da fare per un po’...
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