IL FATTURATO RECORD DEL REAL

Sul campo da gioco, il Real Madrid è letteralmente irraggiungibile quando si parla dei migliori club del mondo.

Se non dovessero bastare le 15 Champions League conquistate dai Blancos, si potrebbero aggiungere anche gli altri 16 titoli a livello internazionale (2 coppe UEFA, 5 Supercoppe, una Coppa Iberoamericana, cinque Coppe del Mondo per Club e tre Coppe Intercontinentali) per sancire il dominio delle merengues nella classifica delle società calcistiche più titolate.

Ma, soprattutto da quando è tornato alla presidenza Florentino Perez, il club spagnolo ha fatto l’ennesimo salto di qualità anche a livello economico. E quindi ha sorpreso, ma fino a un certo punto, che la comunicazione proveniente dal Real per quanto riguarda gli introiti della stagione 2023/24 abbia sottolineato l’ennesimo record.

I Blancos hanno infatti superato il miliardo di euro di fatturato. E, neanche a dirlo, è la prima volta che succede nel mondo del pallone.

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LA CRESCITA COSTANTE DEL MADRID

Il rapporto del Real è particolarmente dettagliato e mostra come sia stato possibile infrangere un muro che per la maggior parte dei club non è solo lontano, ma addirittura un miraggio irraggiungibile.

Basterebbe pensare che già lo scorso anno il Real era la squadra con il fatturato maggiore, ma che rispetto agli 830 milioni di euro della stagione 2022/23 si è arrivati a 1.073 milioni, con un aumento del 27%. Ma come è stato possibile questo ulteriore salto in avanti per gli spagnoli?

118 MILIONI DALLA CHAMPIONS 2024

Meglio partire dal campo, perché per quanto possa sembrare un impatto secondario, quello dei risultati conta eccome. E infatti la vittoria della Champions League nella finale contro il Borussia Dortmund, maturata anche per il calcio live, nella ripresa, ha permesso al Real non solo di alzare la Champions numero 15, ma anche di aumentare gli introiti derivanti dalla massima competizione continentale.

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Nella stagione precedente i Blancos si erano fermati alle semifinali e quindi, tra risultati e market pool, si erano dovuti accontentare (si fa per dire) di 118 milioni di euro.

Il report finanziario della UEFA relativo alla stagione scorsa non è ancora arrivato, ma se si considera che nel 2022/23 il club vincitore della Champions League, il Manchester City, ha guadagnato 135 milioni, è lecito pensare che anche nelle casse di Florentino Perez sia entrata una cifra simile.

I due salti enormi in quanto a cifre incassate però riguardano il settore marketing e sponsor e quello dei ricavi dello stadio. Come spiega lo stesso rapporto del Real Madrid, il primo aumento è in parte dovuto al nuovo accordo con HP, che diventa il nuovo sponsor sulla manica della squadra alla modica cifra di 70 milioni di euro l’anno.

IL FATTORE SANTIAGO NEI CONTI DEL REAL

Senza poi considerare che i risultati sul campo (compresa anche la Liga vinta) l’approdo di nuovi calciatori di livello (vedi Jude Bellingham) hanno portato all’ulteriore aumento dell’esposizione mediatica del club e a maggiori vendite di magliette, sciarpe e di tutto ciò che è targato Real.

Per quanto riguarda il Santiago Bernabeu, si comincia a capire il perché della scelta di Florentino di rinnovare ulteriormente la casa del club. Gli introiti derivanti dallo sfruttamento dell’impianto (dunque biglietti per le partite di calcio, ma non solo, perché si contano anche i ristoranti, i bar, l’affitto per concerti ed eventi di altri sport) sono praticamente raddoppiati, passando da 150 milioni di euro a 300.

Una cifra impressionante, se si considera anche che non tutto il Bernabeu è in piena operatività, visto che il processo di ristrutturazione è terminato relativamente da poco.

Ma c’è qualcosa che non va in casa Real? Sì, ma per una situazione su cui i Blancos e Florentino possono fare ben poco: i diritti TV. La cifra incassata per la trasmissione delle partite del Real in patria e all’estero è scesa di qualche milione rispetto allo scorso bilancio.

Poco male, perché a vedere la percentuale di introito utilizzata per il personale si capisce come la situazione del club sia più che rosea: solo il 47% degli incassi viene dirottato sul personale.

Florentino con Kylian Mbappe

E considerando che tra il personale vanno annoverati anche i contratti stellari di gente come Kylian Mbappe e Bellingham, è evidente che non solo il Real si può permettere di pagare i suoi campioni, ma che sta anche lavorando molto bene a livello generale.

MANCHESTER CITY IN SCIA

Terminato il panegirico del Real Madrid, è il momento di chiedersi: quali sono gli altri club con fatturati così importanti? In attesa che tutti pubblichino il bilancio relativo alla scorsa stagione, si possono utilizzare i dati raccolti da Deloitte riguardanti il 2022/23.

Il Manchester City, sempre favorito per le scommesse online, che nel 2023 ha ottenuto il Triplete, si è piazzato vicino (almeno all’epoca!) al Real, con 826 milioni di incassi.

A chiudere il podio è stato il Paris Saint-Germain, che ha ottenuto 801 milioni, scalzando due club che fino a qualche anno fa erano frequentatori abituali dei piani alti, ovvero Barcellona e Manchester United.

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I blaugrana comunque sembrano essersi ripresi dai problemi di qualche anno fa, con 800 milioni di introiti, con i Red Devils che seguono a 745, tallonati da vicino dal Bayern Monaco, che si è fermato a 744.

La top ten dei club che fatturano di più si chiude con altri quattro club della Premier League, che evidentemente sfruttano molto bene l’appeal che il campionato di Sua Maestà ha a livello di diritti TV e merchandising. Al settimo posto c’è il Liverpool (683 milioni), seguito da Tottenham (631), Chelsea (589) e Arsenal (532).

IL FATTURATO DEI CLUB ITALIANI

Appena fuori dalle migliori 10 fanno capolino anche le italiane. La squadra tricolore col fatturato migliore resta la Juventus, che è undicesima, ma a ben 100 milioni di distanza dall’Arsenal (432 milioni per i bianconeri).

Thiago Motta allenatore della Juve

La seconda squadra italiana è il Milan, che rimane poco al di sotto dei 400 milioni, fermandosi a 385. I rossoneri sono seguiti dall’Inter, con i cugini nerazzurri che hanno raggiunto quota 378.

Considerando però che in top 20 per il 2022/23 ci è arrivato il Napoli, quell’anno campione d’Italia, logico che la vittoria del titolo da parte della squadra di Simone Inzaghi possa ribaltare le gerarchie per la stagione scorsa. Quello che è evidente per quanto riguarda le squadre italiane è la difficoltà di rimanere al passo con le altre big per quanto riguarda il merchandising.

Ma chissà che la ritrovata competitività della Serie A a livello europeo non aiuti anche per questo…

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso