COMMISSO È IL SOGNO AMERICANO

Il mito del sogno americano è allo stesso tempo molto semplice e incredibilmente affascinante: attraverso il duro lavoro e la determinazione è possibile creare le basi per la ricchezza. E nessuno, almeno nel mondo del calcio tricolore, personifica il sogno americano meglio di Rocco Commisso.

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IL PATRIMONIO DI ROCCO COMMISSO

Il proprietario e presidente della Fiorentina può vantare un patrimonio netto di sei miliardi di euro secondo Forbes, che lo pone appena al di fuori dei 500 uomini più ricchi del mondo.

E pensare che tutto è cominciato nel 1949 nel cuore della Calabria, a Marina di Gioiosa Ionica. A cambiare la vita a Commisso è la decisione di trasferirsi agli inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti, dove suo padre aveva trovato lavoro come falegname.

Nel 1962 la famiglia si sposta nel Bronx ed è proprio nella Grande Mela che il giovane Rocco completa i suoi studi. Ad aiutarlo c’è il pallone, passione sempre forte, che gli permette di ottenere una borsa di studio per la prestigiosa Columbia University, dove si laurea in ingegneria industriale, seguita da un master in economia.

LA TV È IL BUSINESS DI COMMISSO

Il mondo della finanza si rivela quello giusto per Commisso, che dopo una quindicina di anni di lavoro nel settore bancario decide di mettersi in gioco in un altro ambiente, quello dei media, già ben conosciuto per il periodo alla Royal Bank of Canada, in cui si occupava proprio dei prestiti ai media e della comunicazione.

La svolta si chiama Cablevision, un’azienda statunitense di TV via cavo, di cui Commisso diventa vicepresidente esecutivo e direttore finanziario nel 1986. In dieci anni la società cresce in maniera esponenziale fino all’acquisizione da parte di Time Warner.

E a quel punto l’imprenditore italo-americano si mette in proprio, fondando nel garage di casa Mediacom. Partendo dall’acquisizione dei sistemi di TV via cavo delle piccole comunità, l’azienda comincia a crescere fino a essere quotata in borsa nel 2000 e a diventare uno dei principali network del Midwest, raggiungendo l’ottavo posto a livello nazionale.

Nel 2011 l’azienda è uscita dalla borsa ed è diventata un soggetto privato, le cui quote sono attualmente tutte in possesso di Commisso. Mediacom ha continuato il suo percorso, vincendo più volte il premio di miglior azienda per la TV via cavo degli USA e raggiungendo nel 2021 un fatturato annuale di oltre 2 miliardi di dollari.

E visto il suo enorme contributo al settore, l’italo-americano è nel consiglio di amministrazione delle più importanti associazioni che si occupano di TV via cavo.

NEL 2019 COMMISSO COMPRA LA FIORENTINA

E poi c’è l’altra grande passione di Commisso, il calcio. Gli anni passati alla Columbia hanno decisamente lasciato il segno, considerando che l’università newyorchese l’ha inserito nella sua Hall of Fame e che attualmente l’impianto per il calcio dell’ateneo è intitolato proprio all’imprenditore, che è stato anche capitano della squadra negli anni Settanta.

Anche dopo aver lasciato gli studi, Commisso è rimasto molto legato alla Columbia e ha deciso di contribuire annualmente allo sviluppo della sezione calcistica.

Nel 2017 l’italo-americano ha acquistato una squadra davvero leggendaria, i New York Cosmos, mentre nel 2019 ha deciso di tornare alle origini e di sbarcare nelle quote calcio del pallone tricolore, diventando proprietario della Fiorentina per una cifra che si aggira tra i 150 e i 200 milioni di euro.

COMMISSO HA INVESTITO 400 MILIONI PER I VIOLA

E la Viola è diventata uno degli investimenti principali per Commisso, che a inizio 2024 ha spiegato di aver speso più di 400 milioni di euro in cinque anni per la crescita del club, stabilendo un monte ingaggi viola da oltre 60 milioni!

Non siamo ai livelli degli investimenti di Friedkin, ma, quelli in evidenza, sono volumi economici davvero importanti.

Una delle spese principali, che ha avuto un effetto importantissimo sulle finanze della Fiorentina, è la nascita del Viola Park, ora intitolato proprio al proprietario e con la Villa Viola, la sede societaria vera e propria, dedicata al compianto Joe Barone, direttore generale del club venuto a mancare prematuramente nel 2024 e che aveva contribuito non poco alla creazione del centro sportivo.

Anche grazie a questo investimento, il bilancio totale della Fiorentina è in netto attivo, 414 milioni di euro, senza debiti con le banche, oltre a un patrimonio netto totale di quasi 300 milioni, di cui il Viola Park rappresenta parte fondamentale.

A questo punto, è quasi logico che Commisso abbia pensato anche alla questione stadio, con una proposta al comune di Firenze (proprietario dell’Artemio Franchi) che prevede un forte investimento da parte del club per terminare la ristrutturazione dell’impianto, in cambio di una maxi concessione e del controllo della struttura da parte del club, che non avrebbe uno stadio di proprietà vero e proprio, ma potrebbe comunque decidere come sfruttare lo stadio.

Dal punto di vista sportivo, dall’arrivo di Commisso la Fiorentina ha vissuto una crescita sportiva andata di pari passo con quella finanziaria.

Biraghi e Gonzalez si preparano ad una sfida di Conference League

In cinque stagioni sono arrivate una finale di Coppa Italia e due consecutive in Conference League, senza però mai riuscire a sollevare un trofeo per i gol subiti in extremis, anche per il live calcio!

In compenso a portare a casa l’argenteria ci ha pensato la squadra Primavera, che si è aggiudicata per quattro volte la Coppa Italia, due Supercoppe e ha sfiorato lo scudetto di categoria nella stagione 2022/23.

NICO GONZALEZ L'ACQUISTO PIÙ CARO DI COMMISSO

Sul mercato la Viola ha speso una media di 50 milioni a stagione, con l’annata più onerosa sulle casse del club che è stata quella 2021/22, con 67 milioni versati per l’acquisto di nuovi calciatori.

Quello più costoso dell’era Commisso è anche il giocatore più pagato di sempre della storia della Fiorentina, ovvero Nico Gonzalez, arrivato proprio nella stagione 2021/22 per 24,5 milioni di euro versati allo Stoccarda.

Nico Gonzalez dal dischetto

Anche a livello di cessioni la proprietà ha lavorato molto bene, arrivando a incassare cifre molto importanti. L’approdo di Dusan Vlahovic alla Juventus per 83 milioni rappresenta una delle cessioni più remunerative nella storia della Serie A, ma anche quella di Federico Chiesa sempre ai bianconeri per 44 milioni ha decisamente fatto felici le casse della società. 

I TECNICI DELLA FIORENTINA DELL'ERA COMMISSO

Gli allenatori della Fiorentina di Commisso sono stati Vincenzo Montella, Giuseppe Iachini, Cesare Prandelli, Vincenzo Italiano e quello attuale, Raffaele Palladino.

Quello più pagato è certamente stato Italiano, protagonista delle tre finali perse nelle ultime due stagioni, che dopo il rinnovo firmato nel 2022 era arrivato a guadagnare 1,7 milioni di euro netti più bonus.

Cifre simili a quelle di Palladino, che deve “accontentarsi” di un biennale a 1,6 milioni a stagione, con la possibilità di salire a 2 milioni in caso il club decidesse di far scattare l’opzione per il terzo anno.

Il che con tutta probabilità significherebbe che la Fiorentina ha fatto l’ennesimo passo in avanti verso la realizzazione di un sogno americano…in salsa viola!

Francesco si occupa di sport e storia e scrive di casinó e giochi. La qualità senza risultati è inutile, il risultato senza qualità è noioso